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PRESENZA DEI FRATI FRANCESCANI CONVENTUALI NEL COLLEGIO DEI TEOLOGI DELL'UNIVERS

di POPPI A.
Editore: CENTRO STUDI ANTONIANI, 2003
Collana: CSA

25,00 €
Antonino Poppi nel suo ultimo lavoro sceglie di ricostruire le vicende della comunità francescana padovana dal Cinquecento all'Ottocento, ridisegnando i profili storico-biografici dei protagonisti e riannodando i legami che intercorsero tra lo Studio francescano e l'Università di Padova. L'autore, considerato fra i maggiori studiosi della scuola padovana, completa con questo studio l'affresco dedicato alle idee e alle speculazioni teoriche già avviato in opere precedenti, fra cui ricordiamo "La filosofia nello Studio francescano del Santo a Padova" (Padova, Centro studi antoniani, 1989), e "Ricerche sulla teologia e la scienza nella Scuola padovana del Cinque e Seicento" (Soveria Mannelli, Rubbettino, 2001). I tre secoli dell'Età moderna, abitualmente poco approfonditi nelle storie degli Ordini mendicanti, scorrono agilmente indagati dall'autore che, partendo da una corposa ricerca documentaria sui manoscritti del Collegio dei teologi e selezionando il materiale inerente ai francescani conventuali del Santo, documenta tutti i segni della loro presenza e attività accademica all'interno dello Studio patavino. Emerge con nettezza il ruolo primario giocato dai due professori pubblici della Facoltà delle Arti, quello di teologia e quello di metafisica in via Scoti, assidue presenze fra i promotori delle lauree teologiche. Le fonti archivistiche ridanno visibilità anche agli altri frati incorporati al collegio, reggenti o docenti delle scuole interne al Santo, inquisitori, guardiani o ministri provinciali, o ufficiali del collegio teologico stesso. E proprio nell'aver ricostruito l'ordinarietà della loro esistenza, tra lauree e successioni della dirigenza, tra conflitti interni e rivendicazioni di autonomia e di pari dignità con le altre due più potenti università dei legisti e degli artisti, discussioni sulle tasse degli esami e una più giusta ridistribuzione degli emolumenti, la ricerca di un difficile equilibrio tra la dipendenza ecclesiastica dal vescovo cancelliere e l'attrazione politica del governo veneziano, la cui ingerenza in ambito teologico si accentua a partire dalla fine del Cinquecento, sta il merito di questa ricerca. Dal 1591, la verbalizzazione continuativa e ricca della corporazione dei teologi consente anche di risalire ai nominativi dei francescani conventuali. Nel Seicento emergono alcuni teologi scotisti, figure rilevanti per dottrina e iniziative accademiche, per riconoscimento unanime di colleghi e anche dei professori laici delle Arti culminanti nella personalità di p. Felice Rotondi. L'insegnamento teologico nel Settecento è pienamente inserito e omologato all'Università dei filosofi e medici, alle dirette dipendenze dei riformatori dello Studio. I conventuali ricoprono ancora la cattedra di metafisica scotista, occupata per circa quarant'anni da un francescano del Terz'Ordine Regolare e poi da un altro dell'osservanza. Solo nel 1739 questo insegnamento viene accorpato a quello di logica e il conventuale trasferito alla cattedra di Sacra Scrittura. Quando nel 1771 sono unificate le due cattedre di teologia tomista e scotista, p. Francesco Maria Leoni continua esclusivamente la docenza di storia ecclesiastica. Con la morte di p. Bonaventura Luchi il 3 febbraio 1785 si conclude la secolare docenza universitaria degli scotisti. Ai tre capitoli, segue una fornita appendice con l'elenco dei conventuali tratto da documenti inediti. Dalla memoria interrotta del Cinquecento, ai problemi dell'Università teologica, dalle tensioni nel Collegio teologico e i religiosi del Santo, alla lista dei francescani che ottengono un titolo accademico: da opere come questa emerge più che mai la necessità di riallacciare il filo spezzato della storia degli ordini mendicanti, della loro continuità culturale e spirituale nelle città universitarie dell'Europa moderna. Ormai il precedente c'è: reggenti del convento, docenti dello Studio e dell'Università, predicatori, tante vite si intrecciano e si intersecano su quello sfondo culturale cos? vivace e pregnante quale fu la città di Padova.
ISBN: 978888515557
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